Ma che bella giornata!
Una volta, in un passato ormai remoto, una giornata di sole spingeva a stare all’aria aperta, a portare i bambini fuori…vitamina D, fa bene alla crescita…
Non più. Giornate di sole, cielo limpido come in questi giorni, ormai numerosi, atterriscono: c’è il codice rosso, alto inquinamento, troppo rischioso, non è consigliato uscire a bambini e anziani. Ma, ci rendiamo conto? Se non portiamo fuori i bambini nelle belle giornate quando li porteremo? Quando ci saranno i temporali o le bombe d’acqua? Riusciamo a soffermarci a riflettere su che mondo abbiamo costruito e su che futuro vivranno i nostri figli e i nostri nipoti? Riusciamo a pensare per un attimo che non è più tempo di soluzioni palliative che non risolvono niente e che siamo in una situazione ambientale e in una situazione climatica estreme?
Possiamo sempre uscire dotando i bambini di mascherine e bombolette di ossigeno, è stato già fatto in altre nazioni…
Guarderemo il sole dalla finestra, chi può, chi deve uscire nonostante i consigli ridicoli di non farlo si arrangi, potrebbe prendersi “una botta di smog”!

Nella pianura Padana, nella Marca, dove vivo, sono aumentatate le malattie respiratorie e l’asma soprattutto nei bambini, com’è largamente documentato.

Lo smog di questi giorni, secondo i dati dell’ Arpav ha raggiunto dati record, rendendo ormai pericoloso per la salute vivere in queste zone, in questi momenti.

Che vogliamo fare?

“A problemi estremi, estremi rimedi”, recitava un proverbio del passato.

Vogliamo fare qualcosa subito o aspettiamo il momento in cui non possiamo più far niente?