Maggio 2023, avevo terminato gli incontri con i giovanissimi lettori del mio libro “Il segreto di Tomasino, il bambino che parlava alle piante”, Bertoni editore. L’anno scolastico stava per concludersi. L’ultimo incontro era stato fissato con la Scuola Primaria “Tina Anselmi” di Carbonera (TV).
L’appuntamento era con le classi quarte e i loro insegnanti. Vedere i bambini in attesa, così speranzosi, per me è stata una grande gioia. Ho pensato, guardando le loro espressioni, l’importanza di sognare e coltivare i loro sogni. Anche per questo scrivo fiabe e racconti: per specchiarmi nel loro sorriso contagioso.
Quante domande, curiosità, interessi venivano fuori da quegli alunni così attenti. Impossibile riportare tutti i loro interventi sul libro che avevano letto. Ma una frase mi viene in mente, di uno di loro: “Mi sa che oggi ci vorrebbero tanti Tomasino per salvare il nostro pianeta”.
Aveva ragione.
Alla fine siamo stati così bene assieme che mi hanno proposto di ritrovarci: “ Non hai un altro libro per il prossimo anno? Potremmo leggerlo e rivederci…”. Era appena stato pubblicato il mio nuovo lavoro “La casa del buio”, Bertoni Editore, per la loro età, con l’intento, attraverso la mia narrazione, di proporre una riflessione sul bullismo.
Due opere di Art Sella, in Valsugana, hanno ispirato il mio racconto e l’artista Gabriella Cobelli per la copertina e la quarta di copertina, da me battezzate rispettivamente “La casa del buio” e “La casa della luce”.
Le illustrazioni sono state eseguite da bambini della loro età. L’insegnante Cristina Pol delle classi quinte A e B, letto il libro e ritenendolo adatto ai suoi alunni, ha presentato un progetto per l’anno scolastico 2023/2024, assieme alle sue colleghe Tiveron Ornella e Camilla Tamburini (5 B) e Ariela Miccoli (5 A), insegnanti di sostegno. Ed eccomi, felicemente, nuovamente nella scuola “Tina Anselmi”. Il progetto è coinvolgente e utile per gli alunni. L’insegnante referente, Cristina Pol, ha affermato che il racconto è così ricco di spunti che il lavoro potrebbe durare l’intero anno scolastico. Ne sono felice!
Provo a descrivere brevemente alcune fasi del progetto.
Fase 1 Lettura e analisi in classe del racconto.
Fase 2 Creazione di due laboratori, uno di Arte (La casa del buio) e uno di Informatica (La casa della luce), con l’intento di rivivere le esperienze di Francesco e Martina, i due protagonisti del libro.
Nella casa del buio sono stati posti piccoli oggetti con materiali di recupero (creare cose nuove con cose vecchie). Nella Casa della luce (giochi matematici al computer).
Fase 3 Discussione sul bullismo con le proposte degli alunni per “redimere” i bulli.
Fase 4 Le loro emozioni dopo avere sperimentato le due esperienze nelle due case
Fase 5 Su 43 alunni solo 13 preferiscono La casa della luce: perché? Discussione.
Qualche suggerimento degli alunni alla fine del lavoro:
“Togliere i video giochi ai bulli e cercare di fargli fare amicizia con altri bambini. Fargli provare emotivamente e fisicamente quello che hanno subito le loro vittime”.
“…I bulli vanno dai bambini che hanno maltrattato a chiedere scusa e diventare amici…”.
Per ora non aggiungo altro per non anticipare il resto del lavoro e per non togliere il piacere della lettura e della scoperta del libro “La casa del buio”.
A presto!