Mi recai a Riace spinta dalla curiosità per le letture che illustravano un’inedita forma di accoglienza e integrazione per tutti gli stranieri che lì sbarcavano, provenienti da diversi Paesi del mondo. Leggevo che il sindaco, assieme ai suoi collaboratori, era riuscito a far diventare risorsa quello che per il resto d’Italia e d’Europa era un grosso problema: lo sbarco in massa degli stranieri. “In che modo?”, mi chiedevo. Nell’estate del 2013 andai a chiederglielo personalmente. Mimmo Lucano mi ricevette nel suo studio di primo cittadino. Rimasi sorpresa per la sua giovane età ma fui colpita in modo particolare dalla convinzione del lavoro che portava avanti e dall’impegno che ci metteva per realizzarlo.
Spiegai il mio interesse a conoscere la realtà di Riace e lui mi dedicò una parte del suo prezioso tempo a illustrarla.
Il suo progetto di Città Futura a Riace mi ha fatto ricordare l’opera di Tommaso Campanella, famoso filosofo calabrese di Stilo e frate domenicano: Civitas Solis, La città del Sole, del 1602, nella quale il grande filosofo aveva progettato un modello di società pacifica e giusta, senza egoismi e individualismi, dove non esisteva la guerra,
dove non esisteva il male ma solidarietà, fratellanza amore, in un completo rinnovamento spirituale e civile.
Nella città del Sole l’educazione dei figli era globale ed era uguale per maschi e femmine. L’apprendimento dei piccoli era diretto e avveniva attraverso il gioco, poiché le mura erano una vera e propria enciclopedia visiva.
Dopo il colloquio, Mimmo Lucano mi fece accompagnare da un suo collaboratore per visitare Riace.
Chiesi se potevo scattare foto.
Rimasi piacevolmente sorpresa dalla realtà che mi si presentava: sparsi per il paese, locali e stranieri lavoravano assieme nella
scoperta dei reciproci mestieri e contribuivano pacificamente all’economia di Riace.
Le foto che propongo in visione sono eloquenti.
Buon lavoro Sindaco!