Eravamo in tanti…

Eravamo in tanti a discutere in incontri e conferenze, a scrivere che alcuni problemi, come la devastazione ambientale, erano diventati estremi, con una letteratura, in Italia, Europa e oltreconfine che, alla fine, aveva una visione ritenuta distopica per le previsioni che azzardava e che ora è realtà sotto gli occhi di tutti noi. Ma la corsa al denaro non permetteva sosta, era nata una nuova ideologia, il DIO DENARO, imperante, prepotente che, come già aveva affermato Pasolini, era il nuovo e inedito Fascismo da temere, mentre il nostro Goffredo Parise si augurava una nuova sobrietà, in una società che ormai, cieca e sorda ingurgitava tutto ciò che aveva nuove sembianze.
Ma come far riflettere in una società che non ha tempo di fermarsi in una corsa estenuante e, alla fine, veramente redditizia solamente per chi impone certi ritmi forsennati?
Così è stato…
Quest’estate, soffermandomi su alcuni passi del mio RTORNO A PELLEKINOS, ed. Jean Luc Bertoni, Perugia, 2016, assieme ad un amico intellettuale a cui va tutta la mia stima, ci siamo detti, triste presagio, che di questo passo, con le variazioni climatiche e la devastazione ambientale sotto gli occhi di tutti, saremmo andati verso una catastrofe, inevitabilmente.
Non immaginavo, però, così presto.
Questi i passi del mio libro.
“…La manifestazione era diventata ormai una valanga …e, forse per merito di questa Nuova Resistenza Collettiva, Pellekinos, mortificata, potrà recuperare la MEMORIA DI SE’ ed evitare la fine…Si ritrovarono tutti al Castello, che ricordava la loro storia gloriosa, ora come un nuovo lazzaretto di sofferenza e speranza, di opportunità sociale e culturale, nonché scenario di pensieri e di diritti per la costruzione di un nuovo consapevole futuro,…decisi a lottare per la vita contro la morte. Per resistere….c’erano tutti, vittime e carnefici con i loro figli ammalati,…Una moltitudine inverosimilmente compatta eppur diversa per etnia, religione, condizione sociale, età, colore politico….Lì, in quella inedita circostanza, erano ricomparsi…l’antica vigoria e ricchezza d’ingegno,…si erano, così, ripresi la loro Memoria e, quindi,…la loro ANIMA…”

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Caterina Condoluci

Caterina Condoluci vive da oltre trent’anni nel Veneto, dove ha esercitato per lungo tempo la professione di docente di italiano e storia. Appassionata d’arte e di letteratura, attualmente si dedica alla scrittura come testimonianza di vita.

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