FuturaMente CONVERSAZIONE SU PRESENTE E FUTURO DELLA SOCIETA’, CITTA’, ECOSISTEMA

Presentazione FuturaMente 27 ottobre 2018 Libreria Lovat Treviso

 

FuturaMente

CONVERSAZIONE SU PRESENTE E FUTURO DELLA SOCIETA’, CITTA’, ECOSISTEMA

a cura di Caterina Condoluci, Jean Luc Bertoni Editore


con


Francesco Altan (scrittore e criminologo), Gemma Bracco (consigliera di Parità provincia di Perugia), Daniela Buranello (docente), Monica Carmen (caporedattrice delle rivista “Bioarchitettura”), Maria Frega (giornalista e scrittrice), Maurizio Pallante (fondatore del movimento per la Decrescita Felice), Mariapia Tucci (giornalista e comunicatrice culturale), Andrea Wehrenfennig (Presidente Legambiente Trieste), che dialogheranno e si confronteranno.

Caterina Condoluci risponde alle domande più frequenti sul libro

  1. Come nasce l’idea di questo libro?

Un gruppo di intellettuali, e l’editore Jean Luc Bertoni si sono incontrati a Trieste, ospiti della Libreria Lovat, nel mese di aprile 2018.

La loro conversazione verteva su tematiche diverse con l’intento comune di riflettere e di capire, attraverso l’incertezza e la precarietà del mondo attuale, il perché della crisi dei valori e della devastazione ambientale.

Questo libro è, per me, una tappa importante. Finora ho scritto individualmente opere di narrativa diverse, biografia, romanzi, racconto storico, fiabe; ora, per la prima volta, attraverso la cura del saggio “FuturaMente” interagisco con autori diversi su argomenti vari.

E’ un’esperienza che mi arricchisce notevolmente. Ringrazio gli autori che mi hanno concesso piena fiducia nel curare i loro lavori e per la serietà e la competenza dimostrate.

E ringrazio l’editore che ha creduto nel progetto.

  1. Gli autori sono numerosi e i loro interventi abbracciano diverse tematiche della nostra società…

Le tematiche trattate in questo libro sono: Ambiente, Donna, Criminologia, Lavoro, Comunicazione, Tecnologia, Umanità, Educazione, Architettura, Economia.

Esse presentano uno spaccato della società contemporanea, spingendo alla riflessione tutti coloro che si pongono domande sull’evoluzione della nostra società e pongono, contemporaneamente, un’ipotesi di realtà in divenire.

A chiarire e ad arricchire gli interrogativi sulla nostra esistenza intervengono diverse e fondamentali questioni: cosa implica nella nostra contemporaneità l’idea di Felicità; quale la salute dell’ambiente, in particolare dei nostri mari oggi; quando e come è nato il crimine, come si è evoluto nei vari momenti storici e agisce attualmente; come è cambiata la vita della donna oggi e la sua centralità; quale la situazione nel mondo del lavoro in un mutamento radicale delle regole; in che modo l’architettura sociale influisce sulla vita delle persone in una Metamorphosis continua; come ritrovare la spiritualità perduta e l’importanza nella nuova fragilità umana e, in tale situazione, quale azione educativa della Scuola; l’importanza di ricercare il significato autentico delle parole e ritrovarne l’uso reale per essere in grado di ascoltare effettivamente l’altro ed essere, quindi, in grado di restituire, realizzare un nuovo modo di “abitare”, di comportarsi verso le cose e di relazionarsi con gli altri

Questi temi sono stati affrontati dai vari autori con rigore e danno un’idea chiara, lineare, inedita della nostra esistenza e un personale contributo per risolverli.

3. Quali priorità sono emerse dalla trattazione dei vari argomenti?

Diverse sono le priorità da affrontare nel mondo emerse dal lavoro degli autori, ma alcune principalmente: risolvere i problemi dell’Inquinamento della Terra e superare la crisi dei valori, realizzando una coabitazione che consenta di crescere e mantenere una pace reale, imparando a dissentire nella diversità dei punti di vista, senza odiarsi, per instaurare relazioni, senza perseguire esclusivamente il proprio interesse.

4. Non c’è il rischio di essere nostalgici?

Non è l’intento di questo lavoro.

Certo è fondamentale conoscere e considerare il passato per non rischiare di adattarsi alle mode passeggere del presente e cancellare tutto ciò che è stato lasciandosi prendere dalla fobia iconoclasta che sta imperversando in tutto il mondo, in un clima di mediocrità, fanatismo e intolleranza, demolendo il passato nella sua evoluzione culturale e artistica.

Esso risulta, in realtà, un percorso a volte emozionale con un richiamo ai valori dei nostri ricordi non con rimpianto ma con consapevolezza, cercando di intravedere il positivo dell’innovazione tecnologica verso un Futuro sconvolgente non troppo lontano.

Per esempio si prende coscienza dello scempio attuato spesso in architettura dagli anni ’60 in poi nell’aver costruito solo in nome del profitto senza considerare l’animo del territorio, per poi progettare città per le persone che ci abitano, dove favorire le relazioni e costruire abitazioni eco sostenibili ed economiche.

  1. Nella trattazione dei vari argomenti prevale l’aspetto scientifico o umanistico?

    Non dimentichiamoci che il lavoro scientifico costituisce l’orizzonte della nostra epoca.

    Ciò premesso, nel libro sono presentati argomenti tecnico/scientifici e argomenti umanistici che ben dialogano tra loro ed esplorano la realtà e l’animo delle persone.

Certo non è possibile catalogare, analizzare, tutto ciò che ci circonda…l’amore, la bellezza, i sentimenti, che rappresentano l’esperienza umana…Difficile, per esempio, è spiegare il problema della coscienza.

Considerare solamente i dati scientifici, infatti, non ci dà una conoscenza completa dell’esistenza.

La maggior parte degli avvenimenti, ad esempio, è dovuta a idee, a intuizioni.

  1. Dopo l’analisi della società attuale, che fare?

Nella situazione attuale, incerta e precaria, in cui sembra essersi persa la fede e ogni spiritualità, pare non rimanga altro che riappropriarsi dell’amore per la natura, quasi con un senso di colpa e di espiazione per come l’abbiamo ridotta. Il ritorno alla Natura in una sorta di ricerca di autenticità, di essenzialità, di verità, spinge a credere nuovamente nella salvezza della Terra, del nostro pianeta e dell’uomo. Un riavvicinarsi alla Terra Madre con un forte senso di speranza, in un rapporto di utilità e di gioiosità, non intesa come fonte inesauribile per un’economia in cui si adora Mammona ma nel giusto valore della vita e delle cose che veramente contano per il nostro benessere.

Per uscire dallo stato di solitudine cronica in cui versa la società attuale.

Per fare ciò credo che bisogna riscoprire il valore del dare con generosità a scapito del prendere, ascoltando e valorizzando l’altro.

Treviso, 3 ottobre 2018

Caterina Condoluci

Condividi i contenuti
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Caterina Condoluci

Caterina Condoluci vive da oltre trent’anni nel Veneto, dove ha esercitato per lungo tempo la professione di docente di italiano e storia. Appassionata d’arte e di letteratura, attualmente si dedica alla scrittura come testimonianza di vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *