Quale donna?

20160801_093515Chiedersi: ”La donna oggi è felice?” può sembrare impertinente o provocatorio, alla luce dei rinnovati femminicidi di quest’ultimo periodo.
La domanda, a dire il vero, se l’era posta Oriana Fallaci, negli anni sessanta, in pieno femminismo e, per avere una risposta, si mise a intervistare donne di ogni paese e di ogni cultura in giro per il mondo, nella speranza di trovare un luogo dove le donne vivessero soddisfatte.
Ne venne fuori un libro: Il sesso inutile. Viaggio intorno alla donna.
Il risultato, però, non fu gratificante. In ogni continente l’autrice-giornalista costatò che la donna non era altro che un elemento che serviva a completare l’uomo e le abitazioni, una cosa senza pretese, senza diritti e senza dignità.
E oggi?
Certo il contesto storico, economico e sociale è cambiato, le sfide non sono uguali e non è tempo di fare del cieco dogmatismo.
La donna, però, continua a pagare un prezzo troppo alto per le sue conquiste che spesso portano a repentaglio la sua vita affettiva.
Altre domande richiedono, pressanti, una risposta: qual è il ruolo della donna nella modernità-attualità che ci circonda? Cos’è rimasto della sua identità? Quali le alternative da attuare per migliorare lo stile di vita? Che cosa vale la pena recuperare di ciò che la donna ha abbandonato?
E tanti altri interrogativi ancora che la spingono a indignarsi per trovare una soluzione.
E le donne unite, quando s’indignano, sanno intervenire con decisione nelle svolte-risoluzioni storiche, oggi come nel passato.
Un esempio che vale per tutte è il diritto di voto, conquistato con lotte e sangue.
Perciò penso sia imperdonabile che una donna, avendone la facoltà, non si rechi alle urne.

“…Nella società contemporanea, caratterizzata da una crescente incertezza, da paura e imprevedibilità, un ruolo fondamentale per una maturazione e un cambiamento positivo, per uscire dalla crisi culturale in atto, è dato, ancora una volta alla donna…”Sintesi del mio apprendimento, Caterina Condoluci, ed. Tintoretto 2012

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Caterina Condoluci

Caterina Condoluci vive da oltre trent’anni nel Veneto, dove ha esercitato per lungo tempo la professione di docente di italiano e storia. Appassionata d’arte e di letteratura, attualmente si dedica alla scrittura come testimonianza di vita.

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