Crisi della capacità critica

CaterinaRipetiamo continuamente che oggi siamo profondamente in crisi e che la nostra società contemporanea ha perso la sua capacità critica.
Proviamo ad andare alla radice del verbo “criticare”. Esso deriva dal greco Krino che significa valutare, giudicare, interpretare.
Privati del senso critico, rischiamo che il mondo si trasformi senza la nostra consapevolezza, rimanendo spettatori passivi ed emotivi di cambiamenti che non riusciamo a gestire.
Con il romanzo Uomini e donne oltre la siepe, ho tracciato uno spaccato della vita di oggi con l’intento, attraverso la narrazione di fatti reali o verosimili, di provocare non sensazioni ma emozioni, che portino ai sentimenti spingendo ognuno a riflettere nel privato della sua solitudine.
Uomini e donne oltre la siepe è un romanzo concreto nel quale la trama narrativa si integra con quella riflessiva.
I fatti, pur essendo inevitabilmente un’interpretazione dell’autrice, rimangono una prova documentale della nostra società contemporanea, che si risolve in un mix di avvenimenti nell’intento di raccontare il reale.
Letteratura come testimonianza di vita, quindi.
Il tempo assume un ruolo centrale nella narrazione e rende cosciente l’esperienza.

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Caterina Condoluci

Caterina Condoluci vive da oltre trent’anni nel Veneto, dove ha esercitato per lungo tempo la professione di docente di italiano e storia. Appassionata d’arte e di letteratura, attualmente si dedica alla scrittura come testimonianza di vita.

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