Le donne, il mare, tra leggenda e realtà

 

 

 

 

 

 

 

 

Le donne e il mare…
Già nel mio “Ritorno a Pellekinos”,  Jean Luc Bertoni editore, ho raccontato di una donna coraggiosa che aveva scelto di morire pur di non cadere nelle mani di un uomo che, pur ricco e principesco, la voleva possedere e perciò l’aveva rapita. In ogni località di mare, se vi soffermate a chiedere e a ricercare, potete ascoltare o leggere il racconto di donne che hanno preferito morire piuttosto che soccombere, per finire, poi, nella leggenda o nella santità.
Quella di Sant’Eurosia, decapitata per non aver ceduto, con mani e piedi già mozzati (qui vedete la chiesetta a lei dedicata nell’isola delle Vignole), mi ha emozionato e ha stimolato la mia immaginazione.
La storia della Santa ha origini lontane e si confonde con la leggenda, ma ci si continua a chiedere perché si sia deciso di dedicarle una chiesetta in un’oasi della natura che è una piccola isola veneziana.

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Caterina Condoluci

Caterina Condoluci vive da oltre trent’anni nel Veneto, dove ha esercitato per lungo tempo la professione di docente di italiano e storia. Appassionata d’arte e di letteratura, attualmente si dedica alla scrittura come testimonianza di vita.

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